Cambio dell'acqua
Il
cambio parziale dell'acqua dovrebbe essere fatto settimanalmente, ma
dipende molto anche dai valori dell'acqua che devono sempre essere
perfetti.
Inizialmente controllavo settimanalmente i valori e
quando si erano alzati provvedevo al cambio del 20%. Dopo 6 mesi il mio
acquario si è completamente stabilizzato e ho notato che i valori
dell'acqua erano sempre perfetti. Così ora cambio il 20% dell'acqua 1
volta al mese, sifono il fondo, pulisco i materiali filtranti e aggiungo
qualche goccia di bionitrivec.
Vi ricordo che l'acqua da usare è quella osmosi o quella del rubinetto trattata.
Inoltre, l'acqua deve sempre essere a temperatura ambiente per non creare sbalzi di temperatura.
Per
non rovinare il fondo dell'acquario versata l'acqua con un
annaffiatoio, oppure se usate la tanica o le bottiglie mettete sotto il
gettito dell'acqua un piattino di plastica.
Il giorno che cambiate l'acqua non somministrate cibo ai vostri pesci.
Test dell'acqua
Inizialmente vi consiglio di controllare i valori 1 volta alla settimana, almeno per 3-4 mesi.
Ci
sono molti test in commercio, vi consiglio le strisce, mi sono sempre
trovata bene e non ho mai avuto problemi. Per controllare se
funzionavano ho fatto controllare l'acqua al negoziante e ho verificato
se i risultati corrispondevano con i miei.
I valori ideali sono:
- Durezza totale (GH) tra 6 e 16° dGH: (il valore ideale varia dal tipo di pesci): indica la concentrazione di sali di calcio e di magnesio. Questa influisce direttamente sulla crescita dei pesci, dei microrganismi e delle piante.
- Durezza carbonatica KH tra 5 e 10 °dKH: indica i composti di calcio e magnesio con acido carbonico. La durezza carbonica lega gli acidi ed impedisce un abbassamento del valore ph pericoloso per i pesci.
- Valore ph tra 6-7 e 7,5 -8,5: (il valore ideale varia dal tipo di pesci): indica se l'acqua è acida (inferiore a 7), neutra (7) oppure basica o alcalina (superiore a 7).
- Ammonio (NH4)/Ammoniaca (NH3) 0,0 mg/l NH3: alti valori indicano una inadeguata depurazione dell'acqua da parte dei batteri. Questo espone i pesci al rischio di danni alle branchie e al pericolo di asfissia.
- Nitriti (NO2) 0,0 mg/l NO2: sono uno stadio intermedio della decomposizione delle sostanze nocive. Concentrazioni di nitriti troppo alte rappresentano un fattore di inquinamento dell'acqua pericoloso per i pesci
- Nitrati (NO3) max 20 mg/l NO3: sono lo stadio successivo della decomposizione delle sostanze nocive. Con un valore di nitrati troppo alto i pesci e le piante crescono in modo stentato e le alghe proliferano
- Ferro (FE) 0,5 mg/l FE: è una delle sostanze nutritive fondamentali per tutte le piante acquatiche. Uno scarso contenuto di ferro è svantaggioso per le piante, mentre un eccesso di ferro danneggia i pesci e alcune piante.
- Ossigeno (O2) oltre 4 mg/l O2: è di vitale importanza per i pesci e gli altri esseri viventi nell'acquario. Anche le piante durante la notte necessitano di minime quantitò di ossigeno. Una carenza di ossigeno causa grave affanno e in alcuni casi asfissia dei pesci.
- Anidride carbonica (CO2) da 10 a 40 mg/l CO2: è un'importante sostanza nutritiva per tutte le piante.
- Rame (Cu) 0,0 mg/l Cu: è altamente velenoso per i pesci, gli invertebrati e i microrganismi.
- Fosfati (PO4) non superiore a 1 mg/l PO4: svolgono importanti funzioni nel metabolismo degli abitanti dell'acquario. Valori troppo alti derivano da un affollamento dell'acquario, da mangimi o fertilizzanti contenenti fosfati, e porta ad un eccessivo sviluppo di alghe.
- Cloro (CI) inferiore a 0,02 mg/l CI: è quasi sempre presente nell'acqua del rubinetto e viene introdotto nell'acquario in occasione di un nuovo allestimento o con il cambio dell'acqua. Già in minime dosi il cloro corrode le mucose e le branchie dei pesci. Inoltre riduce la decomposizione delle sostanze nocive nel filtro in quanto fa diminuire il numero dei batteri depuranti indispensabili.
- Rame (Cu) 0,0 mg/l Cu: è altamente velenoso per i pesci, gli invertebrati e i microrganismi.
- Fosfati (PO4) non superiore a 1 mg/l PO4: svolgono importanti funzioni nel metabolismo degli abitanti dell'acquario. Valori troppo alti derivano da un affollamento dell'acquario, da mangimi o fertilizzanti contenenti fosfati, e porta ad un eccessivo sviluppo di alghe.
- Cloro (CI) inferiore a 0,02 mg/l CI: è quasi sempre presente nell'acqua del rubinetto e viene introdotto nell'acquario in occasione di un nuovo allestimento o con il cambio dell'acqua. Già in minime dosi il cloro corrode le mucose e le branchie dei pesci. Inoltre riduce la decomposizione delle sostanze nocive nel filtro in quanto fa diminuire il numero dei batteri depuranti indispensabili.
Controllo del filtro
Controllate
che la pompa del filtro e/o l'areatore funzionano correttamente. Se
notate che il flusso dell'acqua è notevolmente ridotto è necessario
pulire i materiali filtranti (lana filtrante). Settimanalmente
controllate lo stato della lana e quando risulterà sporca comunque
sostituitela.
Il flusso dovrebbe sempre movimentare la superficie dell'acqua, riducendo così la perdita di CO2.
Fertilizzare le piante
Al
cambio dell'acqua aggiungo qualche goccia di fertilizzante. Le dosi e
la somministrazione dipende molto dal prodotto che usate. Le piante
nell'acquario forniscono l'ossigeno ai pesci, favoriscono la
decomposizione biologica delle sostanze nocive, offono un nascondiglio e
limitano i territori; quindi è bene che crescano forti e vigorose.
Se sei interessato a questo
argomento, ti consiglio di leggere questi post:
Il mio acquario d'acqua dolce
La cura e la manutenzione giornaliera
La cura e la manutenzione settimanale e mensile
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